Approvazione

La Commissione Europea ha autorizzato la commercializzazione di etranacogene dezaparvovec, trattamento one shot per la forma grave e moderatamente grave della malattia del sangue

L'emofilia B da moderata a grave richiede la somministrazione continua e per tutta la vita del Fattore IX della coagulazione per prevenire le emorragie. Questo può avere un impatto significativo sulla qualità di vita dei pazienti: rispondere a un bisogno medico insoddisfatto, e liberare i pazienti dall’onere delle infusioni, è l’obiettivo della terapia genica one-shot etranacogene dezaparvovec (nome commerciale Hemgenix®) per il trattamento della carenza congenita del Fattore IX. CSL Behring, l’azienda che ha rilevato lo sviluppo clinico da UniQure, ha ottenuto l’autorizzazione condizionata all’immissione in commercio da parte degli enti regolatori europei, dopo aver ottenuto il parere positivo espresso dal Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) dell'European Medicines Agency a dicembre 2022.

L'emofilia B è una malattia rara potenzialmente letale ed è classificata tra i difetti ereditari della coagulazione: infatti, le persone affette da questa patologia sono particolarmente vulnerabili alle emorragie nelle articolazioni, nei muscoli e negli organi interni, che provocano dolore, gonfiore e danni alle articolazioni. Gli attuali trattamenti per l'emofilia B, da moderata a grave, comprendono infusioni profilattiche a vita del Fattore IX per sostituire o integrare temporaneamente i bassi livelli di questo fattore di coagulazione del sangue.

Etranacogene dezaparvovec è una terapia genica in vivo somministrata per via endovenosa che utilizza un vettore adeno-virale (AAV5) per trasportare all’interno delle cellule il gene funzionale per la produzione del Fattore IX, che risulta carente nelle persone affette da emofilia B.  Il vettore AAV5 trasporta la variante di Padova del Fattore IX (F.IX-Padova), che genera proteine 5-8 volte più attive del normale, riducendo così i sanguinamenti caratteristici della malattia. L’approvazione della Commissione Europea si basa sui risultati dello studio HOPE-B, il più grande studio di terapia genica sull'emofilia B finora condotto e i cui risultati sono stati pubblicati la settimana scorsa sul The New England Journal of Medicine. La terapia genica per l’emofilia B aveva già ottenuto la designazione di farmaco orfano nel 2018

Il trial clinico di Fase III HOPE-B ha analizzato come la terapia genica può prevenire gli episodi di sanguinamento indipendentemente dalla somministrazione di Fattore IX. Entrando nei dettagli, a 54 uomini con diagnosi di emofilia B da moderata a grave è stata somministrata prima la terapia profilattica a base di Fattore IX (per almeno 6 mesi) e, successivamente, una singola infusione di etranacogene dezaparvovec. L’obiettivo primario dello studio riguardava proprio il tasso annuo di sanguinamenti: è stato dimostrato un aumento stabile e duraturo dei livelli medi dell’attività del Fattore IX (con un'attività media del Fattore IX del 36,9%), che ha portato a una riduzione del tasso di sanguinamento annuo del 64% circa. In seguito all'infusione di Hemgenix®, il 96% dei pazienti ha interrotto la profilassi di routine con il Fattore IX e il consumo medio di Fattore IX è stato ridotto del 97% circa a 18 mesi dal trattamento, rispetto al periodo iniziale. A distanza di 24 mesi di follow-up l’efficacia del trattamento appare duratura. Dal punto di vista clinico, la terapia genica risulta ben tollerata, senza gravi eventi avversi correlati al trattamento.

"L'approvazione di Hemgenix® in Europa è l'essenza di una grande ricerca che ha dato vita a un farmaco che riteniamo possa trasformare il paradigma terapeutico sia per le persone affette da emofilia B che per gli operatori sanitari che le curano", ha dichiarato il Dr. Bill Mezzanotte, Responsabile Ricerca e Sviluppo e Chief Medical Officer di CSL.  Etranacogene dezaparvovec aveva già ottenuto il via libera della Food and Drug Administration statunitense alla fine del 2022

Aumentano così le possibilità di trattamento offerte dalla terapia genica per le malattie del sangue: ad agosto 2022, infatti, è stata approvata in Europa la terapia genica per il trattamento di pazienti adulti affetti da emofilia A in forma grave. Da non dimenticare anche betibeglogene autotemcel, terapia genica per la beta-talassemia attualmente autorizzata negli Stati Uniti ma non disponibile sul mercato europeo da maggio 2022

Etranacogene dezaparvovec è la prima terapia genica a tagliare il traguardo dell’autorizzazione in Europa nel 2023, e porta a 8 le terapie geniche attualmente in commercio nel vecchio continente (escludendo le terapie a base di cellule CAR-T). È possibile scaricare gratuitamente le tabelle di Osservatorio Terapie Avanzate, che riassumono lo stato delle approvazioni delle terapie avanzate in Europa e in Italia.

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