Semaforo verde dalla Food and Drug Administration per la terapia genica “made in Italy” atidarsagene autotemcel per la leucodistrofia metacromatica
A più di 3 anni dall’approvazione europea e a 2 da quella italiana, atidarsagene autotemcel (nome commerciale Libmeldy in Europa e Lenmeldy in USA) ottiene il via libera anche dall’ente regolatorio statunitense. Il funzionamento di atidarsagene autotemcel -commercializzata da Orchard Therapeutics - si basa sulla correzione delle cellule staminali ematopoietiche del paziente stesso tramite l’inserimento di una copia funzionale del gene ARSA che, se mutato, conduce alla diagnosi di leucodistrofia metacromatica (MLD). Si tratta della prima terapia genica approvata dalla Food and Drug Administration (FDA) indicata per il trattamento di bambini affetti da leucodistrofia metacromatica pre-sintomatica tardo infantile, pre-sintomatica giovanile precoce o sintomatica giovanile precoce (MLD).
La leucodistrofia metacromatica è una grave e rara malattia genetica da accumulo lisosomiale che colpisce il cervello e il sistema nervoso ed è causata principalmente da mutazioni nel gene ARSA, che codifica per l’enzima arisolfatasi A. Quest’ultima è una proteina che aiuta a smaltire delle molecole chiamate solfatidi che, se accumulate, nuociono irrimediabilmente alle cellule. Questo danno riguarda in particolar modo la guaina mielinica, che avvolge e protegge le cellule nervose, portando al progressivo declino delle funzioni cerebrali e motorie fino al decesso. Esistono tre forme principali di MLD: la tardo infantile e la giovanile, che conducono a esiti peggiori, e quella adulta, che è la forma meno grave. Si stima che la MLD colpisca una persona su 40.000 negli Stati Uniti (Fonte: comunicato stampa FDA).
La terapia genica per la MLD è di tipo ex vivo: si tratta di una infusione one-shot a base di staminali ematopoietiche, che vengono prelevate dal paziente e modificate in laboratorio affinché contengano una copia funzionale del gene ARSA, in grado di sopperire al difetto genetico. Successivamente, le cellule vengono infuse nel paziente, che viene prima sottoposto a mieloablazione, e si innestano nel midollo osseo. Le staminali modificate geneticamente sono in grado di fornire all’organismo cellule che producono l’enzima ARSA, che svolge la sua funzione di smaltimento dei solfatidi e arresta la progressione della malattia. Purtroppo, questa terapia non è efficace nei casi già avanzati di malattia. È quindi fondamentale agire il prima possibile, evitando la degenerazione delle funzioni cerebrali. Questo è però molto difficile, perché la malattia non è oggetto di screening neonatale e viene quindi identificata quando i sintomi si sono già manifestati, riducendo le possibilità di utilizzo della terapia genica.
L’efficacia della terapia genica è già stata confermata da studi clinici a lungo termine: il trattamento con atidarsagene autotemcel ha preservato la funzione motoria e lo sviluppo cognitivo nella maggior parte dei pazienti rispetto alla storia naturale della malattia. Lo studio, pubblicato nel 2022 su The Lancet, ha coinvolto ventinove bambini, la maggior parte dei quali sono stati trattati prima che la malattia si manifestasse e hanno mostrato uno sviluppo fisico e cognitivo in linea con quelli dei bambini sani.
Libmeldy (o Lenmeldy) è una terapia genica “made in Italy”, frutto del lavoro dei ricercatori dell’Istituto Telethon San Raffaele per la Terapia Genica (SR-Tiget) di Milano e della collaborazione con l’azienda anglo-americana Orchard Therapeutics. “Siamo felici che anche la FDA abbia validato l’efficacia e la sicurezza della terapia genica della MLD approvandone l’immissione sul mercato americano e rendendola finalmente disponibile a un numero maggiore di pazienti – ha commentato Luigi Naldini, direttore dell’SR-TIGET e membro del comitato scientifico di Osservatorio Terapie Avanzate - Con la prima prova clinica su questa malattia abbiamo iniziato quasi vent’anni fa un percorso innovativo, che ha portato al trattamento efficace e sicuro di centinaia di pazienti affetti da un numero crescente di malattie genetiche con cellule staminali del sangue corrette geneticamente con i vettori lentivirali. Una linea di ricerca coraggiosa intrapresa qui al SR-Tiget da una straordinaria squadra di ricercatori e clinici in partnership con la Fondazione Telethon e il cui successo è stato ormai replicato in vari altri centri nel mondo. Attualmente sono 5 i farmaci di terapia genica avanzata basati su vettori lentivirali approvati in Europa, a cui si aggiunge naturalmente l’approvazione di Lenmeldy negli USA. Un risultato emozionante che ci fa guardare con fiducia al futuro e anche vivere un momento di orgoglio per quello che la ricerca italiana può dare al mondo”.
La domanda di approvazione alla FDA ha ricevuto le designazioni di Priority Review, Orphan Drug, Rare Pediatric Disease e Regenerative Medicine Advanced Therapy (RMAT).