Bruno Dallapiccola

Infaticabile, appassionato, energico e coinvolgente, Bruno Dallapiccola è un punto di riferimento per chi oggi svolge ricerca in genetica aspirando allo sviluppo di nuove terapie avanzate

Molto spesso si paragona il progresso scientifico a un edificio da costruire, partendo dalle fondamenta che devono necessariamente essere solide. Ma lo si può immaginare anche come una scala, magari di quelle a chiocciola che rimandano alla struttura della doppia elica del DNA. L’apice della scala è difficile da intravedere, ma il primo scalino dovrebbe essere sempre sotto gli occhi: in una disciplina come la biologia, tenere il passo degli aggiornamenti scientifici significa salire i pioli di una doppia elica, puntando in alto a scoperte che si traducano in applicazioni pratiche, come le terapie avanzate. Il professore Dallapiccola ha percorso molte volte di quella scala infinita che, dalla scoperta della struttura del DNA al sequenziamento del genoma umano, si è arricchita di sempre nuovi scalini. Un percorso per il quale l’Università degli Studi di Urbino ha consegnato a Dallapiccola il Sigillo di Ateneo.

SITGEC, terapie avanzate

Il 6 giugno si terrà a Roma il primo evento organizzato dalla neonata Società Italiana di Terapia genica e Cellulare (SITGEC): un momento di confronto tra i maggiori esperti del settore in Italia 

Lo scorso ottobre Roma ha ospitato la 31esima edizione del Congresso dell’European Society of Gene & Cell Therapy (ESGCT), un’imperdibile occasione di ritrovo per ricercatori, clinici, regolatori e diversi esperti del settore che, con continuità e zelo, da anni si occupano di terapie avanzate a 360 gradi. Ma è stata anche l’occasione per l’annuncio ufficiale - da parte del professor Luigi Naldini, Direttore dell’Istituto Telethon San Raffaele per la Terapia Genica (SR-Tiget) di Milano – della nascita della Società Italiana di Terapia Genica e Cellulare (SITGEC) e dello svolgimento della prima assemblea alla quale ha partecipato anche Osservatorio Terapie Avanzate. Il prossimo evento organizzato da SITGEC si svolgerà il prossimo 6 giugno, sempre a Roma, e sarà focalizzato sull’accesso alle terapie avanzate, tematica sempre più urgente. 

terapie avanzate, cina

La Cina si sta affermando come uno dei protagonisti globali nello sviluppo delle ATMP, con un numero crescente di studi clinici e di innovazioni in corso

In occasione dell’Advanced Therapies Congress, che si è tenuto a Londra a metà marzo, la Cina si è guadagnata una presentazione tutta per sé. Su Xiao, Co-founder e Chief Technical Operations Officer di Neurophth Therapeutics, azienda cinese impegnata nello sviluppo di terapie geniche in vivo per le malattie oftalmiche con filiali sia in Cina che negli Stati Uniti, ha illustrato come il Paese asiatico stia consolidando la propria posizione nel campo delle terapie avanzate. Più di un terzo dei trial clinici oggi si svolge nella regione Asia-Pacifico, il numero si sta avvicinando rapidamente a quello degli studi condotti in Nord America, con l’Europa che si trova nettamente indietro.

takis, BSL-3, pandemia

La biotech Takis inaugura un laboratorio di biosicurezza livello 3, unico in Italia, che permetterà lo sviluppo di vaccini genetici e di terapie avanzate contro patogeni pericolosi per l’uomo

Il 5 maggio 2023 rimarrà una giornata storica per la pandemia COVID-19:  l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato conclusa l’emergenza sanitaria iniziata tre anni prima. Ma non è il momento di rilassarsi, ora più che mai è necessario puntare sulla preparazione contro le prossime pandemie che quasi certamente colpiranno l’essere umano. È con questo spirito che la biotech romana Takis, in collaborazione con altre due aziende italiane, ha inaugurato un laboratorio all’avanguardia - grande quanto un container e completamente isolato dal mondo esterno - progettato per testare in condizioni di massima sicurezza vaccini genetici e terapie di nuova generazione contro pericolosi patogeni attuali (come Sars-CoV-2, Dengue o Zika) e futuri. Il laboratorio è stato inaugurato lo scorso 7 ottobre nella sede del Tecnopolo di Castel Romano, nei pressi di Roma, in presenza di rappresentanti delle istituzioni.

Con il contributo incondizionato di

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