Insieme allo scontro elettorale tra il nuovo presidente americano, Joe Biden, e lo sconfitto Donald Trump, il vaccino contro il virus SARS-CoV-2 è l’argomento di cui più si sente parlare ai telegiornali. Infatti, ad eccezione di un quotidiano monitoraggio dell’andamento delle curve epidemiologiche, l’argomento Coronavirus è sempre più impostato sull’imminente arrivo di un vaccino. O di più vaccini, visto che ogni giorno un candidato sembra prevalere sull’altro nella corsa allo sviluppo, per la richiesta di autorizzazioni accelerate e all’ideazione di strategie di produzione in enormi quantità di un farmaco capace di proteggere l’organismo umano dall’attacco del virus.
Oltre agli Stati Uniti e ai principali Paesi del centro Europa, al vaccino contro il Coronavirus responsabile dell’attuale pandemia stanno lavorando con grande frenesia anche i ricercatori cinesi e russi. In Cina i principali candidati sono due: quello basato sull’adenovirus di tipo 5, denominato Ad5, dell’azienda farmaceutica CanSinoBIO e il vaccino attenuato, noto come CoronaVac, messo a punto da Sinovac. Sul fronte russo, invece, c’è il noto Sputnik V basato sull’adenovirus ricombinante 26 (rAd26) e l’adenovirus ricombinante 5 (rAd5). Nonostante il governo cinese e quello russo abbiano attuato un’approvazione lampo per i vaccini sperimentali, i risultati pubblicati sembrerebbero affermare che questi non innescano un’efficace risposta immunitaria o che sono meno immunogenici nelle persone oltre i 55-60 anni di età.
Che cosa significa essere ammalati di COVID-19? Parole come “polmonite interstiziale bilaterale” e “tromboembolia” per qualcuno rappresentano una risposta esaustiva mentre altri pensano che la febbre e la perdita del senso del gusto (ageusia), spesso associata alla perdita dell’olfatto (o anosmia), bastino a spiegare i sintomi della patologia suscitata dal nuovo Coronavirus. Ciononostante, queste sono solo tracce superficiali di una battaglia che si combatte in profondità e coinvolge il sistema immunitario, con entrambe le sue linee di difesa, la risposta immunitaria umorale e quella cellulare.
Con 375mila euro stanziati e sostenuto da Erasmus Plus, il progetto europeo di formazione ADVANCE è dedicato agli scienziati con un interesse nel diventare sviluppatori competenti di terapie avanzate (Advanced Therapy Medicinal Product, ATMP). Tre fasi per sostenere una nuova generazione di professionisti nello sviluppo delle conoscenze scientifiche e delle competenze attualmente mancanti per rispondere alle sfide esistenti nella ricerca e sviluppo delle terapie avanzate. Il consorzio ADVANCE è guidato da EATRIS ERIC ed è composto da altri sei partner europei: Elevate Health (Paesi Bassi), Istituto Superiore di Sanità (Italia), KU Leuven (Belgio), ULB/ I3H (Belgio), Università di Lubiana - Facoltà di Farmacia (Slovenia), Takis Biotech (Italia).
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