Jennifer Doudna si racconta e racconta CRISPR in un libro che fa immergere il lettore nella storia presentata in prima persona e gli permette di affrontare le questioni tecniche, etiche, sociali, economiche legate a quella che è stata più volte definita come una delle più importanti scoperte scientifiche della storia moderna. Pur essendo scritto a quattro mani assieme a Samuel Sternberg, suo fellow researcher, la voce narrante è solo quella della biochimica americana di fama mondiale. Saggio scientifico e memorie personali si intrecciano per dare al lettore la percezione di attraversare tutte le fasi della scoperta, dalle prime intuizioni alle considerazioni legate al futuro di questa tecnologia rivoluzionaria.
È stata una lettura estiva, leggera ma appassionante. Perché “Sospettosi”, pubblicato da Einaudi, pur non essendo il saggio di un illustre cattedratico della medicina o della biologia ha qualcosa di molto importante da dire. Il sottotitolo è eloquente. “Noi e i nostri dubbi sulla scienza”. E già questo aiuta a spiegare il punto d’osservazione dell’autrice che non si limita a studiare il problema dall’esterno ma vi si immerge in prima persona per esplorarlo da dentro. “Sospettosi” è, infatti, un reportage che Bencivelli ha scritto dopo aver realizzato diverse interviste a più persone su un vasto gruppo di tematiche, tutte ovviamente collegate all’ambito scientifico. Dai vaccini alle diete estreme, fino alle terapie alternative anche in ambito oncologico. Questioni scottanti che riguardano un po’ tutti noi e che Bencivelli decide di esaminare partendo dal semplice concetto che tutti noi, all’interno della nostra bolla di amicizie e conoscenze siamo in contatto con qualcuno che ha fatto una scelta antiscientifica. Qualcuno che “pur non avendoci fatto cambiare idea ci ha fatto riflettere su una cosa nuova, di cui abbiamo rispettato il punto di vista e con cui siamo rimasti amici”.
La storia della scienza – e della medicina - è scandita dalle grandi scoperte: il primo vaccino, i raggi X, la mappatura del genoma umano, il primo trapianto di midollo osseo, la prima terapia genica approvata, 'la lenta ma progressiva sconfitta di malattie prima incurabili'. Ma il percorso della scienza, e degli scienziati che la fanno, non è sempre lineare e, soprattutto, non è costellato di successi dall'inizio alla fine, come qualcuno potrebbe pensare. Inseguendo il sogno 'della cura dell’incurabile', siamo arrivati al punto di manipolare e riparare geni, cellule e tessuti, cosa assolutamente impensabile fino a qualche decennio fa. Nel libro "La trama della vita", Giulio Cossu ci accompagna lungo il cammino della ricerca scientifica, intrecciando la sua esperienza personale come ricercatore con la testimonianza di una delle grandi rivoluzioni della storia della medicina.
L’incontro sui banchi dell’università, alla facoltà di Biotecnologie, tra Valentina Fossati e Angela Simone non ha solamente prodotto una duratura amicizia ma ha permesso a queste due donne di confezionare un’opera di grande valore per comprendere a pieno il significato e il valore di due delle nuove frontiere della medicina moderna: le cellule staminali e la terapia genica.
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