È la prima (e per ora unica) terapia approvata diretta contro l’antigene BCMA espresso sulle cellule tumorali. L’indicazione europea è rivolta a pazienti con mieloma multiplo recidivante e refrattario
L’estate che si avvia al termine non sarà ricordata solo per le roventi polemiche sul greenpass contro il COVID-19 e le bollenti temperature raggiunte ma anche per l’arrivo in Europa della quarta terapia a base di cellule CAR-T, autorizzata dalla Commissione Europea. Si tratta di idecabtagene vicleucel – designata con il nome commerciale Abecma – e lo scorso 19 agosto la Commissione Europea (CE) ha concesso l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio Condizionata in Europa.
Delle quattro terapie CAR-T per cui la CE ha acceso il semaforo verde commercio, quest’ultima è l’unica diretta contro l’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA), la proteina diffusamente espressa sulle cellule tumorali del mieloma multiplo.
Idecabtagene vicleucel (o ide-cel, per semplicità) è stata autorizzata per il trattamento di pazienti adulti affetti da mieloma multiplo recidivante e refrattario, che abbiano già ricevuto almeno tre precedenti linee di terapia, tra cui un agente immunomodulante, un inibitore del proteasoma e un anticorpo monoclonale anti-CD38 e siano incorsi nella progressione di malattia al termine dell’ultimo trattamento. A dare l’annuncio è stata la stessa Bristol Myers Squibb che ha sviluppato il farmaco. La notizia era nell’aria poiché a fine giugno il Comitato per i medicinali ad uso umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) aveva espresso un parere favorevole raccomandando l’autorizzazione condizionale per questa innovativa terapia. Un OK europeo che segue di qualche mese l’autorizzazione negli Stati Uniti da parte della Food and Drug Administration (FDA).
L’arrivo sul mercato di idecabtagene vicleucel in entrambi i continenti è importante perché, come descritto nella panoramica sulle terapie a base di cellule CAR-T che abbiamo pubblicato a fine luglio, ide-cel è l’unica CAR-T rivolta contro la linea mieloide dal momento che le altre disponibili (o ancora in approvazione) in Europa e negli Stati Uniti sono state sviluppate per pazienti affetti da forme linfoidi di malattia. In Europa, ogni anno vengono diagnosticate circa 50.000 persone con mieloma multiplo. Nonostante i progressi nei trattamenti disponibili, questa forma di tumore rimane una malattia incurabile e molti pazienti attraversano periodi di remissione e ricaduta.
Come già anticipato, ide-cel è diretta contro l’antigene BCMA che si trova sulla superficie delle cellule tumorali: il riconoscimento e il legame con BCMA porta alla proliferazione delle cellule CAR-T che quindi possono attaccare ed uccidere le cellule tumorali su cui tale antigene è espresso. Come descritto dall’EMA, si tratta di una terapia che viene somministrata con una singola infusione per via endovenosa e si basa sulla manipolazione genetica dei globuli bianchi del paziente stesso. In poche parole una terapia autologa e “one shot”. L’autorizzazione da parte degli enti regolatori si è basata sui risultati ottenuti nel corso degli studi clinici. In particolare, i dati di efficacia di ide-cel provengono dallo studio multicentrico di Fase II KarMMa, condotto nel Nord-America e in Europa, che ha visto l’arruolamento di oltre 100 pazienti con mieloma multiplo recidivante e refrattario ad almeno tre delle precedenti terapie sopracitate. Dopo esser stati sottoposti a chemioterapia linfodepletiva essi sono stati trattati con una singola infusione di ide-cel e il tasso di risposta globale registrato dai ricercatori è stato del 73%. Il 33% dei pazienti ha ottenuto una risposta completa e le risposte sono state rapide (il tempo mediano di risposta è stato di 30 giorni) e durature (la durata mediana della risposta è stata di 10,6 mesi e 23 per coloro che hanno raggiunto una risposta completa), con un buon profilo di sicurezza.
“Nel mieloma multiplo, quando il cancro non risponde più al regime di trattamento attuale o il paziente ha una ricaduta, la malattia diventa sempre più difficile da trattare”, spiega il prof. Jesus San Miguel, direttore medico della Clinica Universidad de Navarra e coordinatore dello studio clinico KarMMa. “Nello studio KarMMa, il trattamento con ide-cel ha dimostrato di suscitare risposte profonde e durature in una percentuale significativa di pazienti con mieloma multiplo triplo refrattario, compresi quelli fortemente pretrattati e con malattia ad alto rischio. Questa approvazione è importante per i pazienti europei poiché rappresenta un’altra potenziale opzione terapeutica tramite cui ottenere risultati clinicamente significativi e il controllo della malattia a lungo termine”.
Ide-cel ha ottenuto l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio Condizionata secondo lo schema PRIME dell’Agenzia Europea dei Medicinali. Tale autorizzazione è inizialmente valida per un anno, ma può essere estesa o convertita nell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio completa, dietro presentazione e valutazione di ulteriori dati di conferma. “La comunità dei pazienti attendeva questa approvazione”, dichiara Davide Petruzzelli, Coordinatore Nazionale F.A.V.O. Neoplasie Ematologiche. “L’innovazione sta cambiando la storia di questa malattia, raggiungendo traguardi inimmaginabili fino a pochi anni fa. Ora è necessario strutturare percorsi di presa in carico della persona e dei bisogni che esprime, oltre a garantire accesso rapido e senza disparità territoriali, con un occhio attento alla sostenibilità. Le Associazioni dei Pazienti in questo senso potrebbero offrire un prezioso contributo”.
Con questa nuova autorizzazione, le terapie avanzate in commercio in Europa salgono a 14 di cui 11 sono terapie geniche. In questa categoria rientrano anche le CAR-T che, nel giro di soli 3 anni, hanno raggiunto quota 4 (la prima terapia a base di cellule CAR-T è stata autorizzata dalla Commissione Europea ad agosto 2018). È possibile scaricare QUI la tabella realizzata da Osservatorio Terapie Avanzate, che è puntualmente aggiornata e illustra in maniera semplice ma esaustiva quali sono le terapie avanzate approvate in Europa e in Italia.