I traguardi scientifici – nel campo delle terapie avanzate e non solo - non vanno solo raggiunti, ma anche raccontati. Cosa vuol dire comunicare la scienza e quali sono le problematiche più comuni?
L’avventura di “Reshape – Un viaggio nella medicina del futuro” – il primo podcast in Italia interamente dedicato alle terapie avanzate e altre innovazioni tecnologiche, disponibile sulle più note piattaforme di podcast – è arrivata alla fine. Un viaggio lungo otto puntate tra le terapie avanzate e le innovazioni terapeutiche che stanno scrivendo la storia della medicina del terzo millennio. Quest’ultima tappa è dedicata alla comunicazione scientifica, in particolare a quella in ambito biomedico e terapeutico, proprio perché il racconto dei progressi della scienza al grande pubblico fa parte della scienza stessa. Informazione, comunicazione, divulgazione, fonti affidabili, pseudoscienza, fake news: molti sono i termini che ruotano attorno a questo ambito. E queste sono, appunto, le tematiche affrontate nell’ottava puntata del podcast e nella storia illustrata abbinata, scaricabile gratuitamente come per le precedenti puntate.
La pandemia di COVID-19 ha aperto il vaso di Pandora, mettendo sotto agli occhi di tutti la necessità e l’importanza della condivisione di informazioni scientifiche corrette e provenienti da fonti affidabili. Mentre la popolazione mondiale era sopraffatta dalle domande in merito alla situazione pandemica, la comunità scientifica cercava di fornire le risposte, anche se spesso le conoscenze disponibili in quel momento non erano sufficienti a farlo. Ciò ha causato disorientamento e perdita di fiducia da parte della popolazione verso la comunità scientifica e la scienza in generale. Non è però la prima volta che accade una cosa del genere: le crisi del rapporto tra scienza e società sono spesso collegate ad eventi più o meno catastrofici che hanno un grande impatto sulla popolazione. Nel corso della storia ci sono state diverse occasioni che hanno portato i cittadini ad allontanarsi da scienza e istituzioni scientifiche, per avvicinarsi di più a quella che viene definita pseudoscienza, un fenomeno che potrebbe sembrare recente ma che in realtà ha sempre fatto parte della storia dell’umanità.
Un esempio sono le fake news che, pur avendo trovato terreno fertile con l’avvento di internet e dei social media, sono sempre esistite. In passato, essendo la comunicazione più lenta e meno capillare, queste credenze “facevano meno rumore”, anche se diverse sono le testimonianze di credenze e “storielle” che sono giunte fino a noi. Oggi, grazie alla possibilità di raggiungere l’altra parte del mondo in un click, il potere della condivisione – nel bene e nel male – è aumentato in maniera esponenziale e di bufale legate alla scienza ce ne sono di diverse tipologie e toccano tutti i campi di studio. L’ambito medico è uno dei più ricchi e causa spesso una polarizzazione dei media e della popolazione, con effetti su tutta la società, che vanno dalla gestione politica alla sovvenzione della ricerca. Le cause e le conseguenze sono molteplici e, purtroppo, non è così scontato affrontarle e superarle. Nonostante tutti questi problemi, il resoconto della ricerca scientifica sui media, a disposizione della popolazione, rimane fondamentale per la società: fa parte di tutto quel processo che rientra sotto il termine di cittadinanza scientifica, essenziale in una società moderna e democratica.
Riflettendo su questi temi complessi, appare innanzitutto chiaro come l’informazione - prima di essere condivisa o elaborata sotto forma di prodotto mediatico e di divulgazione - dovrebbe essere puntuale e verificata, arrivare da fonti autorevoli, comunicata con toni pacati e rispettosi e con una terminologia appropriata. Tutti questi consigli si applicano anche quando si parla di terapie avanzate, che rientrano nella sfera della salute e spesso in settori particolarmente delicati, come ad esempio nell’ambito oncologico e in quello di gravi malattie rare. Bisogna quindi rendersi conto che chi comunica ha una grande responsabilità nei confronti del pubblico e come tale deve porre l’adeguata attenzione al modo di comunicare. La precisione nel dare informazioni è ancor più importante perché si tratta della salute delle persone e, nel caso delle innovazioni terapeutiche, le sfide sono tante perché si toccano temi come le speranze dei pazienti da una parte e i rischi associati a nuove terapie, la bioetica (un esempio che ha fatto molto scalpore è il caso dell’editing genomico su embrioni umani), la gestione di farmaci completamente nuovi da parte del sistema sanitario, l’accessibilità e molto altro ancora.
L’avventura di Reshape si ferma qui, ma la storia della scienza prosegue e Osservatorio Terapie Avanzate continuerà a raccontarla - almeno una piccola parte – come ormai fa da febbraio 2019.
Scarica la storia illustrata “In una giungla di informazioni”, con i testi a cura di Francesca Ceradini, Rachele Mazzaracca ed Enrico Orzes e i disegni di Matilda Mazzaracca:
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Ascolta "Ep.8 - L’importanza della comunicazione scientifica" su Spreaker.