Moovcare è la prima terapia digitale rimborsata in Francia: un innovativo strumento per monitorare i pazienti affetti da cancro ai polmoni durante il periodo di follow up
La gestione dei sintomi è essenziale dal punto di vista psicologico e fisico durante il percorso terapeutico dei pazienti oncologici: le valutazioni cliniche vengono fatte a distanza di alcuni mesi ma, tra un appuntamento e l’altro, può capitare che vengano lasciati senza un intervento medico e che i problemi vengano rilevati a distanza di settimane. Per migliorare questa situazione, i ricercatori francesi hanno sviluppato un algoritmo per aiutare gli oncologi ad intervenire precocemente al primo segnale di una potenziale ricaduta. L’algoritmo è associato ad una app chiamata Moovcare®, sviluppata dall’azienda Sivan: si tratta della prima terapia digitale rimborsata in Francia e ha l’obiettivo di monitorare i pazienti affetti da cancro al polmone.
Il follow up di routine per i pazienti con cancro al polmone spesso prevede valutazioni cliniche da parte dello specialista ogni 3-6 mesi. Ma cosa succede nelle settimane che passano da un appuntamento all’altro? Se ci fosse un campanello d’allarme, lo specialista non potrebbe rilevarlo in tempi brevi e alla visita successiva potrebbe già essere diventato un problema per la salute del paziente. Il digitale, in questo caso un algoritmo e una app, può essere di supporto ai clinici nel monitoraggio dei pazienti in modo da intervenire il prima possibile. Grazie a Moovcare, i pazienti valutano i propri sintomi (ad esempio dolore, stanchezza e variazioni di peso) ogni settimana e compilano un breve modulo online, direttamente sulla app. L’algoritmo elabora i dati e invia in automatico una email al medico specialista se ci sono i segni di una potenziale ricaduta, anticipando così la visita di controllo.
Alcuni pazienti si sottopongono a esami continui, cosa che può essere frustrante dal punto di vista psicologico ed economico. Nel caso di tumore ai polmoni, infatti, le recidive sono sintomatiche nella maggior parte dei casi e i sintomi potrebbero essere informazioni utili per il miglioramento e la personalizzazione del percorso di monitoraggio di ciascun paziente, evitando esami non necessari. Con il suo approccio proattivo e dinamico, Moovcare permette al paziente di essere direttamente coinvolto nel monitoraggio della sua salute e nell’identificazione delle possibili complicanze, grazie agli aggiornamenti regolari e alla comunicazione diretta con il medico.
Tutto questo porta ad un miglioramento della qualità di vita dei pazienti (oltre all’aumento della sopravvivenza media), come descritto dai risultati finali dello studio clinico su Moovcare, pubblicati sul Journal of the American Medical Association. Il trial, di tipo randomizzato in doppio cieco, è stato condotto su pazienti con tumore polmonare in stadio avanzato non progressivo (stadi da IIa a IV) ai quali è stato assegnato in modo casuale l’utilizzo di Moovcare o il percorso standard con imaging programmato ogni 3-6 mesi. I pazienti idonei (121, di cui 60 in sperimentazione con la app e 61 nel gruppo di controllo) sono stati reclutati in 5 centri francesi dal 2014 al 2016. Il sistema di compilazione settimanale prevedeva 13 sintomi comuni che, in caso di corrispondenza con i criteri di peggioramento o criticità, portavano all’invio di una email automatica allo specialista. L’obiettivo principale è stato di valutare la sopravvivenza dopo 2 anni di follow up, conclusosi il 29 dicembre 2017. Nei 2 anni di follow up sono stati registrati 29 decessi nel gruppo di intervento e 40 nel gruppo di controllo, con una sopravvivenza media maggiore nei pazienti che hanno usato Moovcare. Lo studio in questione ha mostrato alcuni limiti, tra cui l'arresto precoce dello studio e il crossover dei pazienti di controllo e l'inclusione dei pazienti che ricevono una terapia di mantenimento, che possono aver avuto maggiori interazioni con i gruppi di medici.
Prima di arrivare all’approvazione ufficiale della rimborsabilità di Moovcare in Francia, sono trascorsi diversi anni di studi e burocrazie. Nel 2014 un trial clinico di Fase III ha portato a ottimi risultati, pubblicati nel 2016 sul Journal of Clinical Oncology, che hanno valutato come positiva la sopravvivenza media dei pazienti affetti da cancro al polmone che utilizzavano Moovcare (19 mesi) o che seguivano il percorso standard (12 mesi). Dal 2017 è un dispositivo medico di Classe I in Europa e nell’aprile 2019, dopo ulteriori studi, ha ricevuto l’approvazione al rimborso in Francia, ufficializzata solo a fine luglio 2020. Il rimborso è pari a 500 euro a trimestre e la terapia digitale può essere prescritta solo da uno specialista (oncologo, pneumologo, chirurgo) per 6 mesi e poi può essere rinnovata.
Il prossimo passo è quello di sperimentare la app con altre tipologie di tumore e di ampliare il suo utilizzo ad altri Paesi europei, in Israele (dove c’è anche una sede dell’azienda) e negli Stati Uniti.