Ricerca italiana, holostem, appello

Osservatorio Terapie Avanzate e Osservatorio Malattie Rare chiedono un intervento subito, per il futuro del Paese nella ricerca e per i pazienti

Roma, 27 novembre 2023 – Mancano solo quattro giorni prima che, il prossimo giovedì 30 novembre, il liquidatore nominato a fine 2022 proceda alla liquidazione definitiva e alla sospensione delle attività di ricerca e sviluppo condotte da Holostem Terapie Avanzate, lo spin off universitario nato nel 2008 e ospitato dal Centro di Medicina Rigenerativa (CMR) dell’Università di Modena e Reggio Emilia. OTA - Osservatorio Terapie Avanzate segue la vicenda sin dalle prime battute e oggi rivolge il proprio appello alle Istituzioni affinché si sblocchi immediatamente l’empasse e si assicuri la continuità delle attività di ricerca, di altissimo livello, della biotech Holostem, garantendo terapie ai pazienti e i posti di lavoro dell’azienda, che ha già visto ridursi in modo consistente i propri dipendenti.

“È notizia di venerdì scorso che il tavolo tecnico per il salvataggio di Holostem Terapie Avanzate, istituito presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato dall’On. Adolfo Urso, stia valutando la proposta di acquisizione della biotech da parte di Fondazione Enea Tech e Biomedical – precisa Francesca Ceradini, Direttrice Scientifica di Osservatorio Terapie Avanzate – Siamo lieti di sapere che il MIMIT abbia le sorti di Holostem tra le proprie priorità, perché teniamo a ricordare che senza una soluzione rapida ed efficace a farne le spese saranno prima di tutto i pazienti che, da anni, traggono enormi vantaggi da Holoclar, la prima terapia a base di cellule staminali ad essere stata approvata in Europa (2015) e che consente in molti di casi di recuperare la vista a chi ha subito danni oculari gravi a causa di ustioni. Inoltre, i cosiddetti ‘bambini farfalla’, affetti da epidermolisi bollosa, vedrebbero svanire nel nulla lo sviluppo clinico di una terapia genica attualmente in fase avanzata di sperimentazione proprio in Holostem. Lasciare che questo centro di eccellenza, punto di riferimento nel panorama europeo, chiuda sarebbe un passo indietro enorme nel campo delle terapie avanzate in Italia, una resa di fronte ad un problema economico e organizzativo, che esiste senza dubbio, ma che può e deve trovare almeno una soluzione temporanea e ‘salvavita’. Nel frattempo, occorre muoversi in fretta, trovare nuove modalità per facilitare il trasferimento della ricerca dall’università all’industria e trovare un modello di sostenibilità per le terapie avanzate che, pur mantenendo margini di profitto etici, sia sostenibile e attrattiva anche per il privato. Un Paese che fa morire la ricerca scientifica e non investe in ricerca traslazionale è un Paese senza futuro, che non dà alcuna priorità alla vita e alla salute”.

“Salvare Holostem non è solo un atto dovuto nei confronti di tanti pazienti che beneficiano, o potranno beneficiare in futuro, delle terapie di alto livello sviluppato dall’azienda, ma è anche una questione di identità nazionale, dunque politica – rilancia Ilaria Ciancaleoni Bartoli, Direttore di Osservatorio Malattie Rare – Il Governo scelga cosa è e cosa vuole che sia l’Italia: il Paese del Made in Italy in campo enogastronomico e turistico ma dove i  giovani medici e ricercatori vanno all’estero, o anche la culla della ricerca avanzata e della scienza? Crediamo che su Holostem sia necessario un intervento non solo del Ministro Urso ma anche del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, visto il ritardo accumulato e l’urgenza serve un intervento davvero straordinario. D’altro canto non sarebbe la prima volta che si interviene per salvare aziende ritenute strategiche per il Paese, la ricerca e la salute non possono non essere considerate tali”.     

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