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ISSCR

Due anni di lavoro e un gruppo di esperti internazionali: le raccomandazioni della International Society for Stem Cell Research sono state aggiornate per essere in linea con i più recenti filoni di ricerca

L’International Society for Stem Cell Research (ISSCR) – punto di riferimento internazionale nel settore della ricerca sulle cellule staminali e sulle loro possibili applicazioni - ha aggiornato le sue Linee Guida per la ricerca al fine di affrontare i progressi scientifici fatti in questi ultimi anni nel campo delle cellule staminali, e in altri ambiti pertinenti, insieme alle questioni etiche, sociali e politiche associate. Pur con qualche modifica rispetto al 2016, i principi alla base delle Linee Guida rimangono invariati e continueranno a servire come standard in questo settore e come risorsa per scienziati, regolatori, finanziatori, medici, pazienti e cittadini.

LINEE GUIDA ISSCR: UN’EVOLUZIONE CHE AFFIANCA LA SCIENZA

Le cellule staminali – e, in generale, le terapie avanzate - sono da sempre accompagnate da questioni eticamente controverse, motivo per cui è necessario supervisionare le ricerche in questo settore. Molti sono i Paesi in cui esiste una legislazione dedicata, ma molti ancora no: le Linee Guida dell’ISSCR, che negli anni è diventata un punto di riferimento per la ricerca e l’applicazione clinica delle staminali, assumono quindi una posizione fondamentale.

Il primo documento pubblicato – “ISSCR Guidelines for the Conduct of Human Embryonic Stem Cell Research” - risale al 2006 ed era incentrato sulle cellule staminali embrionali umane (hESC). Partendo dalle esperienze di ricerca sulle hESC e dai principi etici di base della ricerca scientifica, era stato proposto di creare dei comitati di supervisione per la valutazione delle sperimentazioni. Nel 2008 vengono pubblicate le “ISSCR Guidelines on the Clinical Translation of Stem Cells”, che invece trattano il tema dell’applicazione clinica delle terapie a base di staminali.

Successivamente, nel 2016, l'ISSCR ha aggiornato e combinato le due Linee Guida precedenti (il documento è scaricabile QUI) , ha incorporato la ricerca e gli usi delle cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC), ha articolato i principi etici per la ricerca sulle cellule staminali (come l'integrità della ricerca, il rispetto per i pazienti e i soggetti di ricerca e la giustizia sociale) e ha ampliato il campo di applicazione per includere la ricerca che coinvolge embrioni umani.

Negli ultimi 5 anni, ci sono stati diversi sviluppi chiave nella scienza relativa alla biologia delle cellule staminali e degli embrioni umani e ai loro usi potenziali e reali, compresa l'applicazione dell'editing del genoma. Applicazioni cliniche appropriate - e non appropriate - sono argomento di discussione: l’aggiornamento avrà delle ripercussioni a livello mondiale e, da pochi giorni, è in linea con le necessità della ricerca attuale, dagli embrioni agli organoidi, dalle chimere all’editing genomico. Il ritmo e la potenziale importanza dei nuovi sviluppi hanno richiesto una sostanziale riscrittura ed espansione di molte sezioni delle Linee Guida ISSCR, raggiunta grazie ad esperti internazionali nelle aree della scienza delle cellule staminali, dell’etica e della legge.

L’ISSCR ha quindi istituito una task force di 45 membri – tra gli esperti coinvolti c’è anche l’italiano Luigi Naldini, pioniere a livello internazionale nel campo della terapia genica, direttore dell'Istituto Telethon San Raffaele per la Terapia Genica (SR-Tiget) e membro del Comitato scientifico di Osservatorio Terapie Avanzate - che ha lavorato al progetto a partire da giugno 2019. Il gruppo è stato suddiviso in 4 gruppi, corrispondenti ad altrettante aree di lavoro: editing del genoma e terapia mitocondriale sostitutiva; embrioni, modelli embrionali e ricerca sulla gametogenesi; ricerca su organoidi e chimere; questioni normative, di prezzo e di accesso.

RICERCHE VIETATE, CON REVISIONE O SENZA VINCOLI?

Rispetto al 2016 sono state aggiunte alcune sottocategorie inerenti alle raccomandazioni di revisione dei filoni di ricerca, ma restano valide le tre principali. Categoria 1: esente da revisione (suddiviso tra esente da revisione e segnalabile a un processo di supervisione, ma normalmente esente); categoria 2: richiedente una revisione; categoria 3: attività di ricerca vietate (suddivise tra non consentite perché non sicure e vietate per mancanza di un razionale scientifico).

All’interno di queste categorie sono raggruppate le varie tipologie di ricerca: ad esempio nel primo caso (esente) troviamo la maggior parte delle ricerche in vitro su organoidi e sulle staminali pluripotenti. Nella seconda categoria (revisione necessaria) è inserita l’alterazione genetica di embrioni e gameti e la coltura in vitro di embrioni umani a scopo di ricerca fino alla formazione della striscia primitiva o entro i 14 giorni dalla fecondazione. Le pratiche vietate ad oggi sono in terza categoria, come l’editing ereditabile del genoma per scopi riproduttivi, la clonazione umana e l’allevamento di chimere umano-animale in cui ci possono essere cellule germinali umane.

LA (DISCUSSA) REGOLA DEI 14 GIORNI

Il mantenimento del limite dei 14 giorni (di cui abbiamo parlato di recente QUI) potrebbe frenare alcune scoperte nel campo dell’embriologia e, dato che le tecnologie più moderne permettono di superare i 14 di sopravvivenza degli embrioni in laboratorio, è stato necessario affrontare l’argomento, per quanto spinoso.

C’è una pressione crescente verso la ricerca in questo campo e all’estensione (o addirittura l’abolizione) di questo limite per consentire ricerche sulle diverse fasi embrionali di cui attualmente sappiamo molto poco e ampliare conoscenze applicabili ad esempio alla fecondazione in vitro. Di conseguenza, la cultura in vitro di qualsiasi embrione umano intatto preimpianto oltre i 14 giorni o la formazione della striscia primitiva è ora rimossa dalla categoria 3 e le ricerche che coinvolgono la cultura di embrioni umani intatti sono soggette alla revisione della categoria 2. Ponendo però una particolare attenzione sulla valutazione del bilanciamento tra il valore potenziale della ricerca e gli aspetti etici e sociali da essa sollevate, tenendo inoltre conto della responsabilità sociale e dell’esigenza di essere trasparenti in tutto il processo.

Va sottolineato che non si tratta quindi di un “via libera” assoluto, perché i 14 giorni possono essere superati solo nel caso di adeguate motivazioni scientificamente solide: è un “forse” che può diventare un via libera solo se molte condizioni e criteri di ricerca sono rispettati. Un progetto dovrebbe essere autorizzato ad andare avanti solo se c'è un giustificato razionale scientifico e se nessun altro modello di ricerca può rispondere alla questione che gli scienziati vogliono studiare.

PRELIEVI, STUDI CLINICI E TERAPIE NON AUTORIZZATE

Nelle circa 70 pagine di documento, i temi trattati sono molteplici. Le nuove Linee Guida forniscono anche informazioni sull’acquisizione delle linee cellulari, siano esse da biobanca o da essere umano. In questo frangente è sottolineata anche la necessità di garantire il non sfruttamento delle persone per l’ottenimento di cellule o tessuti umani. La storia delle famose cellule HeLa, le cellule più studiate e utilizzate al mondo (di cui abbiamo già scritto QUI e QUI), è stato un importante insegnamento.

Un altro argomento “caldo” sono i trial clinici che prevedono l’utilizzo di cellule staminali, aumentati drasticamente negli ultimi anni. Contemporaneamente sono aumentati anche gli usi inappropriati, basati su un mercato fraudolento e informazioni esagerate o false, per cui la stessa Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha lanciato un allarme lo scorso anno. Le Linee Guida contengono raccomandazioni per evitare la commercializzazione prematura di terapie cellulari a base di staminali non ancora approvate né scientificamente revisionate e validate.

DIALOGO PUBBLICO

La “regola dei 14 giorni” è sicuramente uno dei punti del documento che ha fatto più discutere. Le Linee Guida raccomandano che, prima che un comitato responsabile del processo di revisione scientifica ed etica specializzata possa anche solo prendere in considerazione le domande per la ricerca sugli embrioni umani oltre la formazione della striscia primitiva o dei 14 giorni e permettere tale ricerca, le accademie nazionali della scienza, le società accademiche, i finanziatori e le autorità di regolamentazione dovrebbero condurre conversazioni pubbliche sul significato scientifico così come sulle questioni sociali, morali, etiche e politiche. Questo dialogo pubblico dovrebbe aiutare a fornire indicazioni su quali tipi di esperimenti potrebbero risultare ammissibili.

Non è detto che l’opinione pubblica sia pronta per questo o, andando ancora più a monte, che il pubblico sia a conoscenza di questo limite, di quello che comporta a livello scientifico ed etico e dei recenti aggiornamenti. Impegnarsi proattivamente al dialogo pubblico è una sfida non facile e richiede il coinvolgimento delle società scientifiche, delle istituzioni, dei ricercatori, dei giornalisti scientifici, della popolazione. Alcuni Paesi europei, in primis il Regno Unito, stanno lavorando su questo fronte da diversi anni, in Italia, invece, siamo ancora molto indietro.

Il documento “ISSCR Guidelines for Stem Cell Research and Clinical Translation” pubblicato a maggio 2021 è disponibile QUI.

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