Fecondazione artificiale

Oltre alla prigione, una multa salata e il divieto di lavorare nell’ambito della medicina riproduttiva. È stata anche confermata la nascita di un terzo bambino geneticamente modificato.

Il 2019 è iniziato con la comunità scientifica concentrata sul caso “CRISPR-babies” e si è concluso con una sentenza di condanna per He Jiankui, il ricercatore che per primo nel mondo ha modificato geneticamente degli embrioni con lo scopo di portare a termine la gravidanza. Già da novembre 2018, quando c’è stata la prima dichiarazione pubblica del ricercatore, si è scatenato un ampio dibattito nel mondo scientifico e non solo. E, se fino a poco tempo fa si faceva riferimento solo alle due gemelline nate a ottobre 2018 (soprannominate Lulu e Nana, ma di cui ad oggi non sono state divulgate foto o altre informazioni), con il recente processo è stata confermata la nascita di un terzo “CRISPR-baby” nato a giugno-luglio 2019, di cui però non si sa il sesso, lo stato di salute o altro.

L’ipotesi di una terza gravidanza era emersa già più di un anno fa, durante l’annuncio della nascita delle gemelline al Second International Summit on Human Genome Editing, ma non c’era stata alcuna conferma. La vicenda, che ha ufficialmente portato alla nascita di tre esseri umani geneticamente modificati, è controversa sia dal punto di vista scientifico che etico. A inizio dicembre, la MIT Technology Review ha pubblicato stralci dello studio che He Jiankui aveva inviato a diverse riviste scientifiche per la pubblicazione. Dalla speranza della consacrazione a grande scienziato agli arresti domiciliari grazie a un manoscritto dai “dati problematici e irregolarità”, come già descritto da Anna Meldolesi.

Lo scorso 30 dicembre l’agenzia di stampa cinese Xinhua ha riportato che il ricercatore è stato condannato dalla  People’s Court of Nanshan District of Shenzhen a tre anni di prigione e a una multa di 3 milioni di yuan (circa 430.000 dollari americani) per aver illegalmente modificato il DNA di embrioni destinati alla riproduzione. La condanna per “pratica medica illegale” con lo scopo di raggiungere “fama e profitto” è arrivata – in misura ridotta – anche per altri due collaboratori, Zhang Renli e Qin Jinzhou. Inoltre, non potranno più lavorare nell’ambito della medicina riproduttiva umana o partecipare ai bandi per la richiesta di fondi per la ricerca. I ricercatori, non qualificati per lavorare come medici, hanno consapevolmente violato le norme cinesi riguardanti la fecondazione medicalmente assistita e prodotto da soli un certificato di revisione etica per poter reclutare volontari. Tutti e tre si sono dichiarati colpevoli.

La nascita delle bambine modificate ha scosso il mondo, portato alla stesura di una moratoria e spaccato la comunità scientifica e portato alla creazione della WHO Expert Advisory Committee on Developing Global Standards for Governance and Oversight of Human Genome Editing (per saperne di più clicca qui). La paura che qualche altro scienziato possa seguire l’esempio del ricercatore cinese, come ad esempio il biologo molecolare russo Denis Rebrikov, ha dato origine a un complesso dibattito a livello mondiale. La condanna da parte della Cina – che fin da subito aveva chiaramente manifestato di essere contraria a quello che era stato fatto – potrebbe rappresentare ora un deterrente. Le conseguenze di questa condanna sulle future approvazioni di lavori basati su editing genomico sugli esseri umani non sono chiare ma, come viene ripetuto da diversi mesi, un’approfondita analisi delle implicazioni etiche e la regolamentazione della ricerca in questo ambito è fondamentale per gestire la situazione al meglio.

Con il contributo incondizionato di

Website by Digitest.net



Questo sito utilizza cookies per il suo funzionamento Maggiori informazioni