Una terapia a base di cellule staminali modificate grazie all’editing genomico. È la prima volta che CRISPR si avvicina alla clinica per trattare il diabete di tipo 1
A inizio 2022 è partito uno studio clinico di Fase I progettato per valutare la sicurezza, la tollerabilità e i meccanismi di evasione immunitaria di VCTX210, terapia allogenica in cui le cellule staminali vengono modificata geneticamente grazie a CRISPR. L’obiettivo è trattare il diabete di tipo 1: si tratta della prima terapia basata sull’editing genomico per questa malattia cronica, caratterizzata dalla presenza di livelli elevati di glucosio nel sangue. Tra le varie strategie terapeutiche in studio per questa patologia compaiono infatti anche le terapie avanzate, in particolare la terapia cellulare a base di cellule staminali.
Il diabete di tipo 1 colpisce il 10% delle persone con diabete e insorge durante l’infanzia: la causa scatenante non è ancora ben definita, ma vengono presi in considerazione diversi fattori di rischio, sia genetici che ambientali. Il problema principale risiede nella distruzione delle cellule beta del pancreas, responsabili della produzione dell’insulina, ormone fondamentale per il metabolismo del glucosio. Il danno a queste cellule, che viene indotto dalle cellule del sistema immunitario, ha conseguenze pericolose per l’intero organismo. Il trattamento standard prevede il monitoraggio della glicemia e la somministrazione di insulina.
Considerando i numeri del diabete - che secondo le stime dell’International Diabetes Federation attualmente riguarda circa 500 milioni di persone in tutto il mondo - è facilmente immaginabile l’interesse nello sviluppo di una terapia risolutiva, in grado di far produrre l’insulina in modo costante dal pancreas. Le terapie avanzate potrebbero quindi essere un’opzione valida e diverse aziende stanno lavorando su questo fronte.
A ottobre dell’anno scorso Vertex Pharmaceuticals, biotech statunitense, ha annunciato i risultati preliminari ottenuti sul primo paziente trattato con la terapia cellulare sperimentale “one shot” VX-880 all’interno di un trial clinico di Fase I/II (ne abbiamo parlato qui). VX-880 è una terapia destinata al trattamento del diabete di tipo 1 e si basa sulla somministrazione di cellule delle isole del Langerhans derivate da cellule staminali allogeniche. In questo modo viene prodotta insulina e ripristinata la regolazione del glucosio nel sangue, ma la terapia richiede che il paziente venga sottoposto a immunosoppressione.
Il mese successivo, la domanda per la sperimentazione clinica di una terapia avanzata a base di cellule staminali modificate con CRISPR, presentata da CRISPR Therapeutics e ViaCyte, ha ottenuto l’approvazione dall’ente regolatore canadese. Dopo diversi tentativi falliti a causa di problemi di risposta immunitaria – comuni ai trial clinici di diverse aziende – VCTX210 è stato progettato per sostituire le cellule beta perse e per eludere la risposta immunitaria, evitando così di sottoporre il paziente a soppressione immunitaria pre-trattamento. Il prodotto è costituito da due componenti: le cellule endodermiche pancreatiche allogeniche geneticamente modificate con CRISPR - per promuoverne la sopravvivenza e l’evasività - e un dispositivo durevole, removibile e perforato progettato per trasportare le cellule all’obiettivo. Lo studio clinico di Fase I è partito a gennaio 2022 e prevede di arruolare 10 pazienti tra i 18 e 65 anni, in condizioni stabili e con una diagnosi di diabete di tipo 1 ricevuta almeno 5 anni fa.
"Essere i primi a entrare in clinica con una terapia cellulare immuno-evasiva e geneticamente modificata per il trattamento dei pazienti con diabete di tipo 1 è un'innovazione che apre la strada al potenziale ampliamento della popolazione trattabile, eliminando la necessità di immunosoppressione con le terapie cellulari impiantate", ha detto Michael Yang, presidente e amministratore delegato di ViaCyte (leggi il comunicato stampa). "Questo approccio si basa sui precedenti risultati di entrambe le aziende e rappresenta un importante passo avanti per il campo, mentre ci sforziamo di fornire una cura efficace per questa malattia devastante".