CRISPR, approvazione, europa

La Commissione europea ha approvato la prima terapia di editing genomico basata su Crispr-Cas9. Obiettivo: beta-talassemia e anemia falciforme

Exagamglogene autotemcel (nome commerciale Casgevy) ha ottenuto l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio condizionata per il trattamento di pazienti di età pari o superiore a 12 anni con beta-talassemia dipendente dalle trasfusioni (TDT) e anemia falciforme severa (SCD) caratterizzata da crisi vaso-occlusive, per i quali è appropriato il trapianto di cellule staminali ematopoietiche (HSC) e non è disponibile un donatore consanguineo con antigene leucocitario umano (HLA) compatibile. La terapia basata su CRISPR, sviluppata da Vertex Pharmaceuticals e CRISPR Therapeutics, è attualmente l’unica terapia genica approvata per i pazienti affetti da SCD e TDT nell’Unione Europea e con questa approvazione saranno ora oltre 8.000 i pazienti potenzialmente eleggibili al trattamento. 

Dopo l’ok dato a Casgevy lo scorso novembre dall’agenzia regolatoria britannica, seguito a dicembre da quello della Food and Drug Administration statunitense, ora si aprono le porte per i Paesi dell’Unione europea. Casgevy è una terapia genica autologa - l’editing genomico è infatti classificato come tale dagli enti regolatori - che prevede l’estrazione delle cellule staminali ematopoietiche del paziente, che vengono modificate geneticamente mediante Crispr-Cas9 e, infine, reinfuse. Nello specifico, l’editing avviene modificando il gene BCL11A, attraverso una precisa rottura del doppio filamento di DNA, che porta alla produzione di alti livelli di emoglobina fetale (HbF) nei globuli rossi. L'HbF è la forma di emoglobina che trasporta l'ossigeno naturalmente presente durante lo sviluppo fetale che poi, dopo la nascita, viene sostituita dalla forma adulta (HbA) di emoglobina. Dato che nel caso delle due emoglobinopatie in questione (TDT e SCD) la forma adulta di emoglobina non funziona correttamente, la riattivazione della versione fetale va a compensare la carenza e permette di migliorare la gestione della malattia e la sua evoluzione clinica. I dati degli studi clinici condotti confermano, infatti, la riduzione o l’eliminazione delle crisi vaso-occlusive nei pazienti con anemia falciforme severa e la riduzione delle trasfusioni nei casi di TDT.

L’indicazione ottenuta dalla Commissione europea è identica a quella specificata a novembre 2023 dalla Medicines and Healthcare products Regulatory Agency (MHRA) del Regno Unito e l’azienda si sta interfacciando con le autorità regolatorie dei singoli Paesi per garantire l’accesso alla terapia ai quei pazienti che ne possono beneficiare. Ad esempio, in Francia si è già raggiunto l’accordo per l’accesso precoce (early access) di exagamglogene autotemcel per il trattamento della beta-talassemia: tutti i pazienti eleggibili potranno accedere gratuitamente alla terapia prima del suo rimborso a carico del Servizio Sanitario Nazionale Francese. Inoltre, uno dei prossimi passi fondamentali è la definizione dei centri autorizzati al trattamento sul territorio europeo. Gli studi clinici continueranno a raccogliere i dati necessari a supportare il mantenimento dell’autorizzazione che, essendo condizionata, dovrà essere rivalutata ogni anno.

“L’anemia falciforme e la beta-talassemia dipendente dalle trasfusioni sono patologie ereditarie del globulo rosso, che hanno un impatto significativo sull’aspettativa e sulla qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie, con importanti ricadute anche sui sistemi sanitari”, ha dichiarato Franco Locatelli, sperimentatore principale degli studi clinici CLIMB-111 e CLIMB-121, Professore di Pediatria presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e Direttore del Dipartimento di Ematologia e Oncologia Pediatrica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. “Casgevy ha il potenziale per trasformare la vita dei pazienti affetti da queste due patologie; ora è importante che questa terapia sia messa rapidamente a disposizione dei pazienti eleggibili”.

Scarica la tabella che riassume lo stato delle approvazioni delle terapie avanzate in Europa e in Italia:

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