telangectasia maculare idiopatica, terapia cellulare

Si tratta della prima e unica terapia disponibile per la telangectasia maculare idiopatica di tipo 2. L’FDA ha concesso l’autorizzazione per l’utilizzo in pazienti adulti 

A inizio marzo, la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha approvato revakinagene taroretcel-lwey (nome commerciale Encelto): la prima e unica terapia disponibile per la telangectasia maculare idiopatica di tipo 2 (MacTel), una malattia progressiva che porta alla perdita della visione centrale. Il farmaco, sviluppato da Neurotech Pharmaceuticals, utilizza una tecnologia innovativa che si basa su una terapia cellulare incapsulata (ECT) che viene impiantata nell’occhio per il rilascio continuo del fattore neurotrofico ciliare (CNTF), un fattore di crescita che aiuta a proteggere le cellule retiniche dalla degenerazione e preservare la funzione visiva a lungo termine. L’obiettivo finale è stabilizzare la progressione della malattia.

UNA TERAPIA CELLULARE ALLOGENICA INCAPSULATA

MacTel di tipo 2 è una patologia neurodegenerativa della retina che ha un’incidenza sottostimata a causa di una diagnosi tardiva. Spesso confusa con la degenerazione maculare legata all’età, è caratterizzata dall’alterazione dei vasi sanguigni intorno alla fovea e dalla progressiva atrofia delle cellule fotorecettrici. Encelto introduce un metodo rivoluzionario nel trattamento della MacTel: si basa su un impianto che viene inserito chirurgicamente nell’occhio e agisce sfruttando una terapia genica cellulare allogenica incapsulata che rilascia CNTF. La terapia fornisce così un supporto neuroprotettivo costante, con l’obiettivo di preservare la funzione visiva a lungo termine.

L’autorizzazione al commercio di Encelto da parte dell’ente regolatorio statunitense si è basata sui risultati di due studi clinici multicentrici di Fase III (NTMT-03-A e NTMT-03-B) che hanno coinvolto complessivamente 232 pazienti affetti da MacTel con un’età dai 21 agli 80 anni. Il reclutamento dei pazienti è stato completato nel 2020 e i partecipanti sono stati seguiti per 24 mesi, con la conclusione dei trial alla fine del 2022. Gli studi hanno dimostrato che revakinagene taroretcel-lwey (anche noto con il nome sperimentale NT-501) è in grado di rallentare in modo significativo la perdita delle cellule fotorecettrici nella macula, contribuendo a stabilizzare la progressione della malattia.

I RISULTATI DEGLI STUDI CLINICI

Nel primo trial clinico, NTMT-03-A, il trattamento ha ridotto del 56,4% la progressione della malattia rispetto al gruppo di controllo, mentre nel secondo, NTMT-03-B, la riduzione è stata del 29,2%. Il parametro chiave valutato è stato il tasso di perdita della zona ellissoide (EZ), un biomarcatore fondamentale per monitorare la degenerazione retinica. Inoltre, il trattamento ha mostrato effetti positivi sulla sensibilità retinica e sulla qualità della visione residua, con una riduzione della perdita di sensibilità visiva nei pazienti trattati rispetto al gruppo placebo. Come per qualsiasi procedura chirurgica, l’impianto della terapia cellulare presenta alcuni rischi, tra cui emorragia vitreale, endoftalmite infettiva, cataratta e complicazioni legate ai punti di sutura. Tuttavia, il profilo di sicurezza osservato negli studi clinici ha permesso di ottenere l’autorizzazione all’immissione in commercio per pazienti adulti.

"L'approvazione di Encelto rappresenta una svolta per le terapie oftalmologiche”, ha commentato Rishi P. Singh, vicepresidente e chief medical officer del Martin North and South Hospitals e professore di oftalmologia presso il Cleveland Clinic Lerner College of Medicine (Stati Uniti). “Per la prima volta, abbiamo una terapia che non solo rallenta la progressione della MacTel, ma offre una strategia di protezione a lungo termine per i fotorecettori, migliorando le prospettive di mantenimento della visione centrale nei pazienti affetti da questa patologia".

Secondo gli esperti oftalmologi, l’introduzione di revakinagene taroretcel-lwey segna un punto di svolta non solo per i pazienti affetti da MacTel, ma anche per il futuro delle terapie oftalmologiche. Il sistema di terapie cellulare incapsulata (ECT) di Neurotech Pharmaceuticals potrebbe essere applicato anche ad altre malattie retiniche neurodegenerative, come l’atrofia geografica nella degenerazione maculare legata all’età e le malattie retiniche ereditarie. La possibilità di un trattamento a rilascio prolungato potrebbe rivoluzionare la gestione di queste patologie, offrendo ai pazienti un’opzione terapeutica più efficace nel lungo termine.

E IN EUROPA?

La terapia sarà disponibile per i pazienti statunitensi a partire da giugno 2025 ma al momento non ci sono notizie sull’eventuale percorso regolatorio in Europa. Il comunicato stampa di Neurotech del 6 marzo 2025 celebra l'approvazione da parte dell’ FDA e il prossimo lancio di Encelto negli Stati Uniti, senza tuttavia menzionare alcuna richiesta di autorizzazione in Europa. Allo stesso modo, un aggiornamento di novembre 2024 sulla revisione della Biologics License Application (BLA) da parte della FDA ha confermato l’impegno dell’azienda nel rendere disponibile la terapia per i pazienti affetti da MacTel, senza specificare piani regolatori per il mercato europeo.

Nel Vecchio Continente NT-501 (con un nome commerciale diverso da quello statunitense: Renexus) ha però ottenuto la designazione di farmaco orfano, inoltre il programma di sviluppo clinico ha avuto una forte componente europea - gli studi clinici di Fase III (Protocollo A e B) sono stati condotti negli Stati Uniti, in Australia e anche in Europa (Germania, Francia e Gran Bretagna) - che potrà supportare un’eventuale domanda di autorizzazione all’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA). Gli studi clinici sono stati registrati nel registro europeo dei trial clinici (EudraCT 2017-003234-82 e 2017-003260-12) e risultano completati, soddisfacendo i requisiti di reporting dell’EMA per le richieste di autorizzazione alla commercializzazione.

Secondo gli esperti del settore, Encelto rappresenta una vera rivoluzione nel trattamento della MacTel e si prevede, dunque, che nel tempo possa essere reso disponibile a livello globale.

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