Funziona grazie all’intelligenza artificiale generativa la nuova operatrice virtuale che è in grado di dare informazioni di salute pubblica per condurre uno stile di vita più sano
“My health, My right”. Questo è stato lo slogan della Giornata Mondiale della Salute 2024, che si è celebrata lo scorso 7 aprile, proprio mentre guerre ed epidemie minacciano il diritto alla salute di milioni di persone nel mondo. C’è ancora parecchia strada da fare per garantire la salute come diritto fondamentale e universale, ma gli strumenti digitali e l’intelligenza artificiale sono al centro di un cambio di paradigma che riconosce per ogni persona un ruolo da protagonista nella cura del proprio benessere psicofisico. Con queste premesse nasce S.A.R.A.H – per gli amici Sarah – una promoter di salute digitale creata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, per dare a chiunque la possibilità di migliorare il proprio stile di vita, mangiare meglio, smettere di fumare, fare esercizio fisico e curare la propria salute mentale.
Oggi viviamo in un’epoca anticipata da film e romanzi da fantascienza, in cui gli esseri umani sono finalmente in grado di “parlare con i computer”. Nell’ultimo anno il fenomeno Chat GPT è esploso in tutto il mondo, raggiungendo in pochissimi mesi milioni di persone che hanno vissuto la bizzarra esperienza di intrattenere una conversazione con un software di intelligenza artificiale che comprende e imita il linguaggio umano. Questa tecnologia è basata su algoritmi di generazione automatica del testo, che esistono dagli anni Cinquanta, ma inizialmente producevano solo frasi semplici e ripetitive. Nel corso degli anni, invece, l’intelligenza artificiale generativa ha compiuto passi da gigante, producendo contenuti sempre più realistici che oggi addirittura è difficile distinguere dal testo scritto da un essere umano.
Siamo stati così catapultati in uno scenario fantascientifico simile a quello descritto in alcuni film, come “Her” (“Lei”), del 2013, in cui il protagonista passa giornate intere a parlare con Samantha, il suo personale assistente virtuale, e infine se ne innamora. Non siamo ancora a quel punto (per fortuna), ma oggi anche a noi capita di conversare con le AI quasi come fossero persone vere, e questo fenomeno sta investendo sempre più sfere della nostra vita quotidiana, compresa quella della salute.
Sarah, l’operatrice sanitaria virtuale lanciata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità lo scorso mese, ha le sembianze di una giovane donna con gli occhi marroni e i capelli castani. Dal sito dell’OMS è possibile aprire un collegamento con Sarah e iniziare a parlare con lei: si presenta subito come una promoter specializzata in salute umana, disposta ad aiutare chiunque desideri condurre una vita più sana. I quattro argomenti in primo piano sulla sua pagina sono il fumo di sigaretta, l’esercizio fisico, la dieta e la salute mentale, ovvero i principali fattori di rischio per alcune tra le maggiori cause di morte nel mondo: malattie cardiovascolari, malattie polmonari, cancro e diabete.
Al bando la timidezza, potete chiederle uno qualunque di questi o altri argomenti riguardanti la salute - a voce o via chat - e Sarah risponderà puntualmente alle vostre domande, corredando ogni informazione con articoli e link per approfondire la tematica. Ma la parola d’ordine è “interazione”: l’algoritmo generativo di Sarah è infatti studiato per intrattenere un dialogo realistico e plausibile; non si limita a rispondere alle domande in maniera impersonale, lei stessa chiede chiarimenti e propone all’interlocutore altri possibili argomenti che potrebbero interessargli, in base ai i suoi bisogni e alle sue esigenze. Sarah è solo uno degli strumenti e canali digitali che l’OMS sta iniziando a usare per diffondere una corretta informazione riguardante la salute e il benessere.
Oggi la metà della popolazione globale non ha accesso ai servizi sanitari di base e ogni anno circa 100 milioni di persone vivono in condizioni di povertà a causa delle spese sanitarie private che sono costrette a sostenere. Non esiste una via unica per assicurare l’assistenza sanitaria a chi ne ha bisogno. Il digitale può mettere a disposizione di un grande numero di persone informazioni mediche immediate a costo zero. Durante la pandemia Covid, l’OMS ha usato le principali piattaforme di messaggistica, come Whatsapp, Facebook Messenger e Viber, per inviare a milioni di persone le notizie più recenti sui contagi e le informazioni per proteggere se stessi e gli altri. La chatbot di Whatsapp, da sola, ha raggiunto 13,5 milioni di persone.
Prima di Sarah l’OMS aveva creato una operatrice sanitaria virtuale di nome Florence per sfatare i miti sul Covid-19, combattere le fake news e aiutare 1,3 miliardi di persone al mondo a smettere di fumare. “Il futuro della salute è digitale e aiutare i Paesi a sfruttare il potere delle tecnologie digitali per la salute è una priorità per l’Organizzazione Mondiale della Sanità”, ha affermato il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “S.A.R.A.H. ci dà un’idea di come l’intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata in futuro per migliorare l’accesso alle informazioni sanitarie in modo più interattivo. Invito la comunità di ricerca ad aiutarci a continuare ad esplorare come questa tecnologia potrebbe ridurre le disuguaglianze e aiutare le persone ad accedere a informazioni sanitarie aggiornate e affidabili”.