Polmoni

Accordo strategico per la commercializzazione in Europa di una app dedicata alla riabilitazione polmonare. È uno dei primi casi di collaborazione nell’ambito della cura dell’apparato respiratorio

Kaia Health, azienda leader nel settore delle terapie digitali, e il Gruppo Chiesi, azienda farmaceutica internazionale, hanno sottoscritto una partnership esclusiva per la commercializzazione in Europa di Kaia COPD Management, una app per la riabilitazione polmonare in pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). È uno dei primi casi di collaborazione nell’ambito della cura dell’apparato respiratorio: l’obiettivo dell’accordo è di offrire ai pazienti una soluzione digitale che contribuisca a migliorare i risultati dei trattamenti per la BPCO, introducendo un cambiamento comportamentale, piuttosto che la somministrazione di altri farmaci.

La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è una malattia progressiva dell'apparato respiratorio caratterizzata da un'ostruzione irreversibile delle vie aeree ed è associata a uno stato di infiammazione cronica del tessuto polmonare. Questo provoca una riduzione della capacità respiratoria e un aumento della predisposizione alle infezioni respiratorie. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista European Journal of Health Economics, la BPCO può limitare gravemente le attività quotidiane e la produttività sul lavoro oltre che influire negativamente sui comportamenti sociali e sul sonno. Ad oggi non esiste una cura efficacia per questa patologia, ma solo una serie di trattamenti per gestire sintomi e complicanze e per evitare la progressione della malattia. Essendo una malattia incurabile, progressiva e cronica, essa rappresenta un costo enorme per i sistemi sanitari in Europa. In Italia, si stima che la BPCO incida sul Servizio Sanitario Nazionale e sui pazienti per un costo di circa 59 miliardi di euro ogni anno. Stando al XII Report Health Search dell’Istituto di Ricerca della SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie), la BPCO colpisce il 3% della popolazione italiana e nel nostro Paese la riabilitazione polmonare è attualmente dispensata a meno del 15% dei pazienti affetti da BPCO che ne hanno indicazione.

L’app Kaia COPD Management (COPD: Chronic obstructive pulmonary disease, cioè BPCO in inglese) digitalizza e propone un percorso di riabilitazione polmonare fisica, accessibile e conveniente, direttamente a casa sullo smartphone del paziente: un esempio perfetto di digital health. Inoltre, offre una formazione completa e sessioni di allenamento giornaliere personalizzate, con esercizi di “mindfulness” (basati su tecniche di meditazione) e antistress, potenziati dall’assistenza di un istruttore e da una terapia personalizzata.

L’app Kaia COPD Management ha ottenuto il marchio CE ed è riconosciuta in Europa come dispositivo medico di Classe 1. È stata valutata con uno studio pilota ed è attualmente oggetto di un trial clinico multicentrico in Europa (Germania e Svizzera), randomizzato e controllato. La soluzione tech sarà introdotta soprattutto nei principali mercati europei e sarà accessibile tramite smartphone o tablet iOS e Android.

Kaia Health è un’azienda di terapie digitali che crea trattamenti accessibili e basati sulle evidenze per una serie di disturbi, tra cui mal di schiena, BPCO e osteoartrite. È membro della Digital Therapeutics Alliance (DTA), un’associazione internazionale senza scopo di lucro composta da leader e stakeholder del settore, impegnati nel progresso delle terapie digitali basato sulle evidenze. Chiesi Farmaceutici, azienda italiana con sede a Parma, è un gruppo internazionale orientato a ricerca, sviluppo e commercializzazione di farmaci innovativi nelle terapie respiratorie, nella medicina specialistica e nelle malattie rare.

L’obiettivo di questa partnership è quello di offrire una soluzione digitale che permetta ai pazienti di autogestirsi nella riabilitazione polmonare, cosa ancora più importante in questo periodo storico dato che le persone con malattie polmonari possono essere più sensibile al COVID-19.

Con il contributo incondizionato di

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