Lenti a contatto smart

Trattare la retinopatia diabetica e misurare i livelli di zucchero con una lente a contatto: la rivoluzione dei dispositivi indossabili, i cosiddetti wearable, si avvicina

Monitorare in tempo reale e in modo non invasivo il corpo umano, raccogliere dati e fornire nuovi modi per gestire lo stato di salute: sono solo alcune delle possibili applicazioni dei dispositivi indossabili. Tra i “wearable” ci sono le lenti a contatto intelligenti (o “smart”): stando agli studi svolti finora, in futuro potranno consegnare farmaci, rilevare danni ai tessuti dell’occhio e anche sfruttare la realtà aumentata per darci informazioni in tempo reale su ciò che ci circonda. Recentemente, un gruppo di ricerca della Pohang University of Science & Technology (POSTECH), in Corea del Sud, ha sviluppato una tecnologia di lenti a contatto smart in grado di misurare i livelli di zucchero per monitorare il diabete e trattare la retinopatia diabetica. Lo studio è stato pubblicato su Science Advances

La bioelettronica è una materia di grande interesse negli ultimi anni, dato che permette di unire le proprietà dei materiali e l’elettronica per creare dispositivi sanitari innovativi impiantabili o wearable. Tra i vari dispositivi in fase di studio, le lenti a contatto smart sono molto promettenti per le applicazioni sanitarie, perché l’occhio è una interfaccia eccellente per questo tipo di intervento terapeutico. Eccellente perché la superficie dell’occhio è facilmente raggiungibile, non prevede tecniche invasive ed è collegata al cervello in modo diretto. Sono state diverse le sperimentazioni in questo ambito, anche se le applicazioni sono ancora molto limitate.

Misurare i livelli di glucosio con una lente a contatto, ma come? Grazie al monitoraggio continuo della concentrazione di glucosio nelle lacrime, che si è visto essere correlato a quella del sangue. I ricercatori della POSTECH hanno costruito una lente a contatto intelligente, controllabile a distanza per il monitoraggio non invasivo del glucosio e della somministrazione di farmaci per il trattamento della retinopatia diabetica. Il dispositivo è costruito su un polimero biocompatibile e contiene circuiti elettrici ultrasottili e flessibili, biosensori e sistemi di somministrazione controllata di farmaci e di comunicazione dati. Più nello specifico, la lente è composta da cinque parti principali: un biosensore, un sistema per l'erogazione di farmaci, un sistema di trasferimento di energia senza fili, un microcontrollore a circuito integrato con un'unità di gestione dell'alimentazione e un sistema di comunicazione a distanza a radiofrequenza. Una limitazione, evidenziata anche da altri studi, è il tempo di ritardo rilevato tra i cambiamenti di concentrazione di glucosio nel sangue e nelle lacrime. In questo caso, le prove sono state fatte su modello animale (conigli) e il gruppo di ricerca ha verificato che il livello di glucosio del sangue corrispondeva a quello del sangue.

La lente a contatto smart è una tecnologia degna di nota, ma con alcune questioni cruciali che devono essere affrontate prima di passare alla pratica clinica. Un esempio riguarda il tipo di materiale utilizzato, che tendenzialmente è opaco (chip, sensori, interconnessioni) e può limitare la visione. È un oggetto estraneo e i materiali fragili e rigidi che compongono i circuiti possono danneggiare i tessuti. Inoltre, servono apparecchiature ingombranti e costose per la misurazione, cosa che limita fortemente l’uso delle lenti al di fuori dei laboratori di ricerca. L’innovazione portata da questo studio risolve parzialmente i problemi: infatti, sono stati usati nanomateriali trasparenti, più morbidi ed è stata eliminata la necessità di ulteriori apparecchiature collegate per la misurazione, cosa che rende le lenti più stabili. Il gruppo di ricerca si sta preparando a effettuare test clinici per la valutazione di sicurezza e di efficacia.

Non solo glucosio, ma anche colesterolo, ioni sodio e ioni potassio: sono diversi i parametri misurabili. Sono in corso ricerche anche sulle stimolazioni elettriche per trattare disturbi cerebrali come la malattia di Alzheimer e Parkinson. L’interesse verso una patologia come il diabete è abbastanza scontato: colpisce oltre 400 milioni di persone nel mondo e ha un impatto importante sulla società, sia dal punto di vista umano e sanitario che da quello economico. Il diabete è una malattia cronica che si traduce in una vita di iniezioni di insulina, visite di controllo e di misurazione dei livelli di glucosio del sangue. Questa tecnologia permetterebbe di sostituire i controlli dei livelli di glucosio nel sangue che i pazienti sono costretti a fare quotidianamente. Il futuro del monitoraggio del diabete potrebbero quindi essere le lenti intelligenti e i ricercatori sperano che si possa passare all’applicazione clinica di queste tecnologie in tempi brevi.

Con il contributo incondizionato di

Website by Digitest.net



Questo sito utilizza cookies per il suo funzionamento Maggiori informazioni