Osservatorio Terapie Avanzate - Video


Michele De Luca, tra i protagonisti di Focus Live 2019, spiega che cosa sia la medicina rigenerativa, quali sono le nuove frontiere e quali le prospettive per i pazienti affetti da malattie genetiche

“Quelli che viviamo sono anni nei quali assistiamo a una vera e propria rivoluzione per la medicina e specie per la medicina rigenerativa, una nuova branca della medicina che ha come obiettivo quello di rigenerare tessuti danneggiati o affetti da mutazione genetica. La combinazione di biologia cellulare, biologia delle cellule staminali e biologia molecolare, con le tecniche di editing del genoma quali CRISPR-Cas9, ha come obiettivo la riparazione della cellula e contemporaneamente la rigenerazione di un tessuto da sostituire a quello malato”, spiega ad Osservatorio Terapie Avanzate il prof. Michele De Luca - Direttore del Centro di Medicina Rigenerativa "Stefano Ferrari" dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Una sfida considerata impossibile fino a pochi anni fa e che De Luca ha raccontato lo scorso 23 novembre, ad oltre 200 spettatori, dal palco di Focus Live 2019 che si è svolto al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano durante l’evento.

Quello della medicina rigenerativa è un settore nel quale, negli ultimi anni, sono stati ottenuti risultati importanti soprattutto per le patologie ematologiche, sfruttando le cellule staminali ematopoietiche, e per gli epiteli di rivestimento come la pelle e la cornea. De Luca è stato, con la prof.ssa Graziella Pellegrini, un pioniere nella rigenerazione della cornea per la cura della cecità conseguente a traumi chimici e termici tanto che il suo lavoro ha portato, nel 2015, all’approvazione in commercio di Holoclar, la prima terapia avanzata formalmente a base di cellule staminali approvata al mondo. “Al Centro di Medicina Rigenerativa di Modena abbiamo ricostruito la cornea con la terapia cellulare e siamo anche riusciti ad aggredire una malattia genetica come l’epidermolisi bollosa modificando le cellule staminali dell’epidermide” – ha spiegato De Luca al pubblico di Focus Live mostrando a tutti gli incredibili risultati ottenuti da Hassan, un bambino che, al momento del ricovero riportava i segni della malattia su più dell’80% della pelle.

Il suo è un caso esemplare che ne ha fatto la testimonianza vivente di che cosa sia la medicina rigenerativa. Ma quello che oggi ci sembra un traguardo straordinario rappresenta ancora solo l’inizio di un cammino costellato di tappe estremamente promettenti come lo sviluppo degli organoidi, strutture tridimensionali che, per quanto ancora lontane da un’applicazione terapeutica reale, altro non sono che la naturale evoluzione di questo tipo di tecnologia. “La medicina rigenerativa, la terapia cellulare e la terapia genica non sostituiranno definitivamente la medicina tradizionale basata sul concetto di farmaco come lo intendiamo normalmente”, conclude De Luca. “Ma un numero sempre crescente di patologie che non potevano essere curate con farmaci tradizionali nei prossimi anni, o decenni, potranno essere aggredite da questi farmaci concettualmente diversi perché formati da cellule vive che vanno a rimpiazzare quelle malate, prima o dopo una correzione genetica, per quanto riguarda malattie genetiche o rare. È un campo estremamente affascinante”.

Un racconto che ha stupito ed emozionato il pubblico di Focus Live, il quale è uscito dal Museo con la consapevolezza che le terapie avanzate ad oggi disponibili, e quelle che verranno, rappresentano una vera rivoluzione copernicana.

 

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