Con l’obiettivo di creare una preziosa occasione d’incontro tra medici e pazienti affetti dalla malattia di Fabry, OMaR - Osservatorio Malattie Rare, in collaborazione con AIAF APS - Associazione Italiana Anderson-Fabry e con il patrocinio di SIMMESN - Società Italiana per lo studio delle Malattie Metaboliche Ereditarie e lo Screening Neonatale e di MetabERN – European Reference Network for Hereditary Metabolic Disorders, organizza il 12 Luglio p.v. alle ore 17.30 l’evento online “Malattia di Anderson-Fabry: prospettive future di una rivoluzione lunga 20 anni”.

La malattia di Anderson–Fabry è una patologia genetica, di origine metabolica, dovuta alla carenza di un enzima, l’alfa-galattosidasi A. Senza questo enzima a fare il suo lavoro, alcune molecole non vengono degradate e si accumulano nei tessuti viscerali e nell’endotelio vascolare di tutto l’organismo.

Dal punto di vista diagnostico, di presa in carico e terapeutico, molto è cambiato negli ultimi 20 anni. Si è passati dal non avere terapie all’averne diverse a disposizione – le terapie enzimatiche sostitutive (ERT), da fare in ospedale oppure anche a domicilio, e la terapia orale – con un enorme miglioramento delle aspettative di vita e della sua qualità: una rivoluzione lunga 20 anni che promette altri cambiamenti per il futuro, grazie alla prospettiva di terapie geniche, attualmente in fase di sviluppo. Non solo, la presenza di terapie efficaci e di percorsi ormai consolidati porta con sé l’ipotesi, sempre più accreditata e concreta, di inserimento della patologia all’interno del panel dello screening neonatale esteso. In questo modo si potrebbe superare l’ultimo grande scoglio per una presa in carico ottimale, la diagnosi precoce.             

Non è solo una rivoluzione medico scientifica, ma è una rivoluzione della qualità e delle prospettive di vita: un’esistenza in cui è più facile conciliare percorso terapeutico e percorso lavorativo, affrontare un viaggio o una vacanza, seguire i propri interessi e anche affrontare con successo una gravidanza: diagnosi e presa in carico precoce non eliminano ancora la malattia ma rendono sempre più ‘Liberi con la Fabry’.

L’iniziativa ha il contributo non condizionante di Amicus TherapueuticsChiesi Global Rare Diseases ItaliaSanofi e Takeda.

Sarà possibile seguire la diretta dell’evento sulla piattaforma ZOOM e sui canali social dell’Osservatorio Malattie Rare.

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