Domani, 9 giugno 2020, si celebra il #BattenDay2020, la Giornata Internazionale per la consapevolezza sulla malattia di Batten: il tema di quest’anno, “Come Together”, sottolinea l’impegno di pazienti e famiglie, che si stanno unendo per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa patologia. Qualche mese fa, Osservatorio Terapie Avanzate pubblicava un approfondimento su milasen, il primo farmaco basato sugli oligonucleotidi antisenso progettato e prodotto per una sola bambina affetta proprio dalla malattia di Batten, la piccola Mila. Lo studio su milasen, pubblicato sul The New England Journal of Medicine, ha aperto un dibattito bioetico non ancora risolto e i molteplici interrogativi sulla medicina personalizzata restano ancora con poche risposte. Mila è stato il primo esempio, ma altre famiglie stanno cercando di seguire un percorso simile. Tra queste c’è quella di Lydia, bambina colpita da una mutazione genetica casuale che le causerà in poco tempo gravi disabilità.
Parent Project aps - associazione di pazienti e genitori di figli con distrofia muscolare di Duchenne e Becker - ha lanciato un nuovo portale interamente dedicato alle strategie terapeutiche in via di sviluppo per combattere la Duchenne (DMD) e Becker (BMD). Uno speciale focus è dedicato alla terapia genica, terapia avanzata sulla quale negli ultimi anni la ricerca sta facendo enormi progressi e nella quale la comunità Duchenne (pazienti e famiglie) ripone grandi aspettative. Il sito include diversi video che illustrano gli ultimi aggiornamenti degli studi clinici in corso e una serie di materiali divulgativi. Tra questi spicca un originale fumetto digitale - realizzato con il patrocinio di Osservatorio Terapie Avanzate - che con un linguaggio accattivante racconta in maniera semplice ma accurata le promesse e le sfide della terapia genica per la DMD.
Un primo passo verso il concreto arrivo dell’app Immuni è stato fatto. Lo scorso 20 maggio, infatti, Apple e Google hanno annunciato di aver terminato il lavoro congiunto per la messa a punto di una tecnologia di tracciamento del contagio da Coronavirus. Una sorta di piattaforma universale che permetterà la comunicazione anche tra gli smartphone con sistema operativo iOS o Android e che sarà messa nelle mani delle autorità sanitarie di tutto il mondo che ne hanno fatto richiesta - tra cui l’Italia - per poter utilizzare la propria app di contact tracing. Tutto bene, se non fosse che a Fase 2 inoltrata dell’emergenza sanitaria i dubbi sulla reale efficacia di questo sistema restano aperti. Perché a oggi non esistono studi scientifici che dimostrino la validità di un’app per il tracciamento dei contatti.
La rivoluzione digitale sta velocemente trasformando la medicina: soluzioni tecnologiche clinicamente validate per la gestione di diverse patologie stanno prendendo il loro posto in sanità. Si tratta di dispositivi medici del futuro, in grado di coniugare la conoscenza medica alle tecnologie moderne e fornire a medici e pazienti nuovi validi strumenti. Ma cosa sta accadendo? La situazione è ancora complessa e diversificata nel mondo: gli ostacoli per la loro introduzione nella pratica clinica sono diversi e incentrati soprattutto sull’aspetto regolatorio, particolarmente complesso in un ambito così all’avanguardia e innovativo. Da oggi, Osservatorio Terapie Avanzate, con la collaborazione di Eugenio Santoro dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, proporrà approfondimenti e aggiornamenti su queste tematiche.
a cura di Anna Meldolesi
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