Di CRISPR ed editing genomico si parla ormai quotidianamente e non stupisce che siano arrivati in prima serata. Domani, venerdì 13 dicembre, alle ore 21:20 su Rai 2 ci sarà un confronto tra i maggiori esperti sul tema, da ricercatori a giornalisti scientifici e addirittura un Premio Nobel per la Medicina. Il conduttore di PETROLIO, Duilio Giammaria, racconterà al grande pubblico della televisione italiana anche le storie emblematiche dei pazienti che hanno sperimentato sulla propria pelle le terapie avanzate, grazie alle quali oggi sono vivi. Un’analisi degli aspetti rivoluzionari e sensazionali, ma anche quelli più controversi di queste nuove tecnologie, che stanno riscrivendo la storia della medicina.
Grazie a uno scoop di Antonio Regalado, la comunità scientifica internazionale ha finalmente a disposizione qualche prezioso elemento in più per valutare l’esperimento che nell’ottobre del 2018 ha portato alla nascita delle due gemelline cinesi con il DNA geneticamente editato. La MIT Technology Review non ha rivelato l’identità della sua fonte, ma ha pubblicato ampi stralci del manoscritto inviato circa un anno fa a Nature, al Jama e a bioRxiv da He Jiankui. Il biofisico dell’università SUSTech di Shenzhen sognava di essere celebrato come un benefattore dell’umanità per il suo exploit nel campo dell’editing degli embrioni, invece è finito agli arresti domiciliari e dal gennaio scorso se ne sono perse le tracce.
Più la corsa alla conquista della nuova frontiera delle terapie avanzate si fa affollata di protagonisti, con medici e ricercatori che si avvicinano al traguardo della realizzazione di terapie personalizzate per i pazienti e risolutive per molte malattie, più si fa urgente l’evoluzione dell’assetto regolatorio e di accesso. Quello che definisce in che modo queste terapie potranno essere introdotte e giudicate nei sistemi attualmente in vigore per la valutazione dei farmaci. Osservatorio Terapie Avanzate ne ha parlato con Claudio Jommi, Professor of Practice della SDA Bocconi School of Management di Milano.
A 66 anni dalla scoperta della struttura del DNA da parte di Watson e Crick, le terapie avanzate sono ormai sul campo di battaglia per combattere tutta una serie di malattie genetiche e alcuni tumori. A presentarne le potenzialità, nel corso di uno dei tre speaker’s corner organizzati dall’Osservatorio Terapie Avanzate nell’ambito di Focus Live 2019 a Milano, è il dott. Francesco Butti, Local Clinical Operation Head di Novartis, l’azienda farmaceutica che ha già messo sul mercato due terapie avanzate in Europa e una negli Stati Uniti.
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